T.O.D. – Conversazione con Antonella Peluso

0 Comments

Lo sport è da sempre un collante tra le persone e le generazioni.

A sposare pienamente questo concetto è il progetto T.O.D. che, in questo anno sociale, ha fatto del benessere fisico, mentale e della necessità di riprendere a rivivere gli spazi all’aperto, il proprio principio cardine.

Come succede in ogni Club Leo, i ragazzi del coordinamento non hanno però mai dimenticato tre concetti:

Solidarietà, coinvolgimento e voglia di fare che  sono da sempre più che delle semplici parole la pietra d’angolo dello spirito della nostra associazione.

Riflettere su questi concetti non deve essere solo un piccolo obbligo morale che ci imponiamo nel periodo delle feste, ma deve essere anche un atteggiamento con cui dobbiamo fare sempre i conti nello svolgere le nostre attività nel corso dell’anno dentro e fuori il Leo.

Il T.O.D. è da sempre il progetto che ci distingue come distretto.

Ne abbiamo parlato in una intervista con la coordinatrice Antonella Peluso.

 

Il T.O.D. Durante  questo anno sociale si dedica all’attività sportiva. Come coordinamento, quali sono i vostri obiettivi a lungo termine?

Il T.O.D. è il progetto bandiera del nostro distretto.

Il nostro obiettivo principale è fare in modo che tutti i club, o almeno la maggior parte di essi,  svolgano questo service.

Il T.O.D. è da sempre il nostro progetto più in vista e una partecipazione dei singoli club che sono il motore del distretto è per noi vitale. La fantasia dei club nel realizzare la nostra attività ci ha sempre distinto e continuerà a farlo.

Gli spunti che forniamo sono tanti.

È possibile infatti svolgere delle collaborazioni con altri progetti e coordinamenti come l’area fame o il Kairòs e tanti altri.

Quale sarà l’aspetto su cui volete puntare maggiormente?

Sicuramente puntare a coinvolgere persone esterne alla nostra associazione!

Per fare questo ci sono tanti modi.

Veniamo da due anni di pandemia e ognuno di noi avrebbe piacere di tornare a svolgere attività all’aria aperta, riappropriandosi di quegli spazi, urbani e non solo, che per diversi anni non abbiamo potuto vivere come facevamo precedentemente. Il tutto senza trascurare il benessere psicofisico che tramite lo sport possiamo mantenere intatto.

Un altro aspetto su cui vorremmo puntare è spingere i club a essere vicini a realtà sportive locali aiutando, con donazioni di kit sportivi, chi ha ne realmente bisogno.

Un service non deve provenire dai Leo per i Leo.  Come pensate di coinvolgere persone estranee alla nostra associazione e fare in modo che queste partecipino a questo tipo di attività?

Lo sport unisce le persone.

Una delle chiavi per riuscire in questo scopo è coinvolgere le persone  con  sport molto in voga in questo momento (ad esempio il padel), o ancora con attività di sensibilizzazione oppure convegni, coinvolgendo sportivi o persone che lavorano nell’ambito dello sport.

In questo sono sicura che i club saranno in grado di stupirci con le loro idee come hanno sempre fatto.

Uno dei punti più interessanti del vostro progetto è il Self-care. Cosa farete in merito a questo aspetto così importante che riguarda tutti, dai più giovani ai più anziani?

Un’idea che ci è molto piaciuta sarebbe quella di organizzare, in collaborazione col TESN, una sessione di Yoga all’aperto per far capire quanto realmente sia importante curare la mente e il corpo.  Per noi però è prioritario che le idee provengano dai club perché sono loro il vero volto del nostro distretto e, con le loro attività, anche del nostro progetto!

 

Che risposta avete avuto dai club alla metà di questo anno sociale?

Posso dire con grande soddisfazione che abbiamo avuto una buona risposta dai club. Ma permettimi di fare una considerazione:

lo sport accompagna ogni età e fase della vita. L’attività fisica comporta molteplici vantaggi per il nostro organismo. Tuttavia vi sono alcune fasce della popolazione che possono trovarsi in condizione di svantaggio rispetto all’opportunità di essere fisicamente attivi, uno svantaggio dovuto a una serie complessa di variabili individuali e sociali. È per questo motivo che il coordinamento tutto desidera ringraziare di cuore i club Pomigliano d’Arco e Castellammare di Stabia Terme “Enrica Liguori” per aver destinato i proventi delle loro attività (rispettivamente Torneo di Beach Volley e Stranger Panuozzo) alla donazione di abbonamenti sportivi a ragazzi in difficoltà e alla riqualificazione del territorio.

Questi non sono stati gli unici club a partecipare al nostro progetto!

Non voglio dimenticare nessuno, per cui ringrazio i Cubs di Vibo Valentia, Squillace Cassiodoro, Catanzaro Host e Vallo Diano che con le le loro attività hanno saputo distinguersi e rendere onore al nome della nostra associazione.

Voglio poi ricordare che il coordinamento è sempre a supporto e a disposizione dei clubs.

Desidero inoltre ringraziare il mio team composto da Michele Aprile, Lorenzo Di Palma e Antonio Calabrò per la loro dedizione e disponibilità.

La solidarietà e lo spirito del donarsi è un aspetto tipico della nostra associazione, ma trovare un modo di donare in modo diverso e ogni volta creativo è uno degli aspetti che contribuisce a renderci la più grande associazione di service al mondo. Oggi come oggi donare lo sport significa donare la libertà di stare meglio. Questo  ha un valore enorme! Per cui, cari Leo, siate esempio e donate, donate sempre e con originalità.

Giuseppe Congestrì

 

Related Posts